Ps. Al
momento di andare in stampa, riceviamo questa dichiarazione a lei
diretta.
lasciaci fuori dalle tue beghe, stronzo. Firmato Osso w..Bingo,
presidente
del miliardo di cani contrari alla guerra. Bau.
STEFANO
BENNI Al presidente George W. Bush
Casa
Bianca Washington ( Usa)
Gentile
signor Bush,
questa
lettera è idealmente firmata dalla stragrande maggioranza degli
abitanti
del pianeta che per noi si chiama Terra, per lei Teatro delle
Operazioni.
Sappiamo che lei, come molti liberisti, dice di essere
maggioranza
anche quando non lo è, o lo è per un pugno di schede elettorali
truccate.
Ma le assicuro che siamo più del novanta per cento, tutti contrari
alla
guerra. Perciò le consegnamo questo ultimatum in 15 domande. Ha una
settimana
di tempo per rispondere, dopodiché la nostra reazione sarà ferma e immediata.
1) Ci dica
i veri motivi per i quali lei vuole a tutti i costi questa
guerra, e
soprattutto chi le dà ordini. La Cia? Le sette sorelle
petroliofaghe?
Gli undici Skulls superfinanzieri? Cosa Nostra, il generale
Jack
Daniels, il suo papà, il suo commercialista ? Oppure lei è solo un
servo e un
fantoccio nelle mani di Berlusconi e Previti ?
2) Lei non
accetta veti Onu, rapporti di ispettori, anatemi papali e
proteste
di pacifisti, e sforna in continuazione dossier taroccati. Insomma,
se ha già
deciso di attaccare, perché questa commedia? Lei è ipocrita,
sadico, o
solamente confuso?
3) La sua
Cia ha recentemente annunciato di aver visto da un satellite Bin
Laden che
scappava a cavallo. Saddam viene intervistato ormai anche da
Sorrisi e
Canzoni. Come mai soltanto i vostri agenti segreti non riescono a
avvicinarsi
ai vostri nemici? Questione di timidezza?
4) Ci dia
l'elenco dei prossimi paesi i cui armamenti la turbano
preventivamente.
La Corea, la Cina, Cuba, le Dolomiti? Ce lo dica adesso,
così noi
prenotiamo la vacanza.
5) Ci
spieghi, nel trentennale del golpe in Cile, la differenza tra un
tiranno
armato pericoloso e un tiranno armato innocuo.
6)
Ultimatum è una parola di derivazione latina, come più o meno latini sono
i suoi
alleati Aznar e Berlusconi. Le uniche azioni operative che hanno
intrapreso
insieme sono state la fuga dai giudici e il matrimonio
miliardario
di Aznar junior, ovvero l'Oscar della burineria del secolo. Come
parteciperanno
allo sforzo bellico? Li obbligherà a fare sul serio?
Regaleranno
orologi d'oro a ogni marine che ammazza dieci nemici?
Bombarderanno
Baghdad di bomboniere?
7) E' vero
che ha promesso un quarto del petrolio iracheno a Tony W. Blair?
Ed è vero
che ha anche promesso a Berlusconi un milione di galloni e lui le
ha
risposto che preferiva dei tacchini?
8) I
presidenti Usa troppo intraprendenti o che possono disturbare le
manovre
della Cia, vengono ammazzati dalla Cia stessa. Lei è il vero capo
della Cia
o quelli della Cia la considerano troppo cretino per disturbarli?
9) Il suo
esercito è cento volte più forte di quello di Saddam. Sarebbe così
pettinato
e arrogante se i vostri eserciti fossero pari? Lei ha parlato
ultimamente
dello spirito del West. Ma i pistoleri si affrontavano almeno
uno contro
uno, in fessissimi duelli. Lei assomiglia al latifondista che
assolda
cento pistoleri per far fuori un solo fetentissimo bandito. Il
western
non le insegna che il fetentissimo bandito alla fine può farci una
figura
migliore?
10) Lei è
un depresso megalomane alcolista. Queste persone meritano
normalmente
tutto l'aiuto possibile. Ma lei è un depresso megalomane
alcolista
con in mano la valigetta della distruzione nucleare. Essendo il
suo caso
anomalo e delicato, perché non si fa curare da uno psichiatra,
magari su
un lettino radioattivo?
11) Lei ha
dichiarato che prima di prendere una decisione importante sulla
guerra, va
a spasso col suo cane e si chiarisce le idee. Lo fa:
a) perché
tanto il suo cane non la ascolta?
b) perché
lei non ha un cane che la ascolti?
12) Lei ha
recentemente redarguito alcuni intellettuali americani che le
avevano
attribuito la sindrome di Hitler. Non siamo d'accordo con loro. La
Polonia
era vicina, l'Iraq è lontano. Lei spende sicuramente di più. Quanto?
13) Lei
ammazzerà come al solito un mucchio di civili, ma è già lì che
eufemizza
e minimizza, parla di armi superintelligenti, nuovi sistemi di
puntamento
e soprattutto di armi nucleari «limitate». Ci spiega cosa sono
queste
nuove atomiche a gittata federalista e regionale? A cosa somigliano ?
A uno
scaldabagno di Bergamo? A Borghezio caricato a lenticchie e purganti?
14) Dov'è
finita la storia dell'antrace? E le navi irachene piene di armi
chimiche
in giro per i mari? E il mullah Omar? E la plastica facciale di Bin
Laden? E
le torture ai prigionieri? E lo scandalo Henron? E le sue società a
metà con
gli arabi? E i rapporti Cia prima dell'undici settembre? E i rialzi
in borsa
pilotati? E cosa ha chiesto davvero all'Italia? E dov'è finita la
sua
cravatta rosa dopo che il manifesto ne ha parlato?
15) E'
vero che l'ultima volta che si è confessato il reverendo Bill Hook,
un prete
nero di cento chili, l'ha centrato con un diretto destro attraverso la grata?
Caro
presidente, ha una settimana per rispondere. Allo scadere
dell'ultimatum
non bombarderemo né cancelleremo lei o il suo popolo.
Sappiamo
che questo per lei è bizzarro e incomprensibile, ma è così. Non
tema il
nostro odio e disprezzo, reazioni possibili ma sterili. Tema
l'impegno
e la promessa che noi ricorderemo per lungo, lunghissimo tempo,
ogni
inutile e evitabile sofferenza che lei avrà inferto al mondo. Questo
vale anche
per il suo detestabile nemico, ma cento volte di più per lei
perché lei
è cento volte più potente e avrebbe cento strade diverse da
prendere.
Questo impegno e giuramento di non dimenticare, ha cambiato e può
cambiare
la storia esattamente come le sue armi.
Non
aspettiamo una sua risposta scritta, ma le sue azioni.
Cordiali
saluti, gli abitanti del Teatro delle Operazioni.
(pubblicato
su Il Manifesto, 11 marzo 2003)