di STEFANO
BENNI
Cittadini
italiani.
Qui è
Silvio W. Berlusconi che vi parla. Anche se la propaganda comunista e vaticana
cerca di convincervi del contrario, i miei avvocati mi hanno rassicurato che:
a)
l'Italia non è belligerante
b) non
solo non è belligerante, ma non è neanche in guerra
c) non c'è
in realtà nessuna guerra
Non
abbiamo mai concesso né basi né spazio aereo agli americani. Era già tutto
loro. Le basi americane sono da tempo territorio Usa a tutti gli effetti,
occupano uno spazio grande come una regione e non sono ancora Stato Usa
autonomo perché stanno decidendo per il nome: Italiaska o New Pizzland. In
quanto alla spazio aereo, gli americani ci scorazzano già da anni, basta
pensare al Cermis o a Ustica. Vi posso assicurare che nessun aereo Usa parte
per missioni di guerra dalle nostre basi. Alcuni portano in giro le bombe,
perché a stare chiuse nell'hangar si arrugginiscono. Altri fingono di partire
per confondere il nemico, a volte tornano, a volte restano nascosti in qualche
garage o luogo appartato. Io ho due B 52 nel mio giardino a Arcore.
Non sono mai transitati sul suolo italiano
treni con armi. Se qualcuno ha portato con sé un carro armato o un cannone, lo
ha fatto a titolo personale, l'importante è che non lo abbia messo in mezzo al
corridoio intralciando i passeggeri o il servizio ristoro. Abbiamo espulso i
diplomatici iracheni non perché ce lo ha chiesto Bush, ma perché ai sensi della
legge Bossi-Fini non avevano più un lavoro, in quanto, come sapete, tutti gli
sforzi diplomatici sono falliti.
Non
abbiamo mai venduto armi agli americani. Agli iracheni sì, ma allora Saddam era
un amico.
Non è vero
che siamo già in corsa per la ricostruzione dell'Iraq e stiamo arraffando le
commesse. Io di commesse ne ho avute a migliaia alla Standa e nessuna può dire
che io le ho messo le mani addosso. Sono fedele a mia moglie anche se è una
traditrice pacifista e secondo alcuni pettegolezzi attualmente è fidanzata con
un certo Schopenauer.
Non siamo
belligeranti, in quanto non c'è nessuna belligeratura in corso. E'
semplicemente in atto l'operazione per disarmare Saddam. Non mi risulta che ci
siano morti né tra i civili né tra i militari. Aprite la televisione e vedrete
che nulla è cambiato: le solite sigle, le solite facce, i soliti conduttori, e
gli esperti che giocano con le mappe e i soldatini. Si discute di Iraq, ma come
si parla del brutto tempo o dei virus della polmonite, sono inconvenienti che
un palinsesto non può ignorare.Qualcuno con criminoso cattivo gusto, in un
rigurgito Santoriano, ha mandato in onda scene di qualche film pulp dove si
vedevano marines americani massacrati e civili iracheni morti. E' ovvio che
simili cose non possono avvenire in una moderna chirurgica operazione di
disarmo. Ho dato l'ordine a Gasparri di mettere durante queste scene il
sottotitolo fiction, e il pallino rosso sullo schermo. Mi ha risposto: ci
costerà un sacco di soldi dipingere il pallino su ogni televisore italiano. E'
più cretino di quanto credevo.
Ma insomma,
cittadini italiani, ragionate! Vi sembra che se ci fosse la guerra il mio amico
Bush andrebbe in vacanza nel suo chalet? Vi sembra possibile che un grande
democrazia arresti millecinquecento persone a San Francisco perché manifestano
contro la guerra? Mi si attribuiscono battute meschine sui pacifisti, che poi
mi tocca di smentire. Ma io so bene che, non essendoci guerra, non ci sono
pacifisti. E' un mistero per me cosa facciano quei milioni di persone in
strada, con quella bandiera tutta colorata che sembra la maglia del Milan che
ha fumato marijuana.Se ci fosse davvero la guerra, con tutti i missili che
hanno tirato su Baghdad avrebbero ucciso Saddam. Invece eccolo lì che parla in
diretta. Maledetto concorrente! E' uno dei pochi che in video è tronfio e
bugiardo come me.Il migliore in televisione, comunque, è sempre George Wermacht
Bush. Ha il carisma e la statura morale di un pupazzo da ventriloquo e
ultimamente si è messo anche a fare il comico. Ha detto che l'Iraq deve
rispettare la convenzione di Ginevra. Che i suoi prigionieri devono essere
trattati umanamente, proprio come quelli di Guantanamo. Ha invocato anche il
tribunale dell'Aia. Mancava solo che chiedesse l'invio di ispettori dell'Onu
nella zona delle operazioni. Quando poi ha detto che bisogna rispettare il
diritto internazionale, si sono sentite le risate dei cameramen e gli spari di
Colin Powell che li abbatteva.
Riassumendo:
l'Italia non è in guerra, non c'è nessuna guerra, non ci sono morti né da una
parte né dall'altra, gli elicotteri inglesi abbattuti dal fuoco amico non sono
eventi bellici ma incidenti dovuti alla congestione del traffico aereo, come a
Fiumicino. Non ci sono manifestazioni sanguinose in tutto il medio Oriente, e
il popolo iracheno, come ho già anticipato a suo tempo, è entusiasta di questa
pacifica invasione. Ci sono invece le armi chimiche e di sterminio di massa.
Sono a Aviano, pronte a essere trasportate in Iraq nel caso gli americani non
ne trovassero. Ci avete creduto? Ma siete proprio dei ingenui, era una battuta.
Sapete
qual è la verità? La vera arma di sterminio di massa sono io col mio governo di
ipocriti, quello che vuole farvi credere che non sta succedendo niente. Abbiamo
cominciato con lo sterminio dell'informazione, poi abbiamo intrapreso quello
del diritto, ora ci proviamo con lo sterminio delle coscienze. Una nube di
indifferenza, ecco la nostra arma chimica. Per il momento non ci riusciamo. Ma
confidiamo nella tendenza degli Italiani a dimenticare in fretta, e in un
pronto intervento dei servizi segreti contro il crescere del movimento
pacifista. Perciò se vedete alla televisione immagini volgari di sangue e morte
e bombardamenti, pensate che non sono vere, perchè la guerra moderna non fa
morti. Sono semplicemente degli errori di sceneggiatura.
E adesso
vi lascio, prima di andare via per il week-end devo discutere con Blair e Aznar
sui nuovi oleodotti e sulla ricostruzione di Baghdad. Io ho proposto Baghdad
due, un ridente complesso residenziale a pochi chilometri da Baghdad, in una
località che si chiama Teheran. Ha detto Bush che ci pensa lui a sgombrarmi il
terreno. E poi c'è il progetto di un ponte tra Messina e Amman, con un solo
pilone a Creta. E per finire una fusione tra Mediaset e Lockeed, perché non c'è
la guerra, ma stranamente in Borsa le azioni della fabbriche di armi
triplicano. Misteri della finanza.
Italiani,
state tranquilli. Niente sangue né dolore né lacrime. Strike & Awe non è
un'azione di guerra e non vuole dire Sconvolgi e Terrorizza. E' un serial con
due poliziotti, Strike il bruno e Awe il biondo. Me lo ha detto Frattini che ha
studiato inglese con la Playstation. Io vi proteggerò, vi consolerò, vi
rassicurerò, io sono la tempesta di sabbia che tutto nasconde, io sono
l'operazione Forget&Fard. Credetemi. Non sta morendo nessuno. So prendermi
le mie responsabilità e non dico bugie. Ve lo giuro sui figli di Blair.